Periodo RINASCIMENTALE

 

In località Torretta (VR), durante lavori di sbancamento per la sistemazione dell'argine del Canal Bianco, effettuati dal nucleo operativo del Magistrato alle acque di Verona sulle sponde del fiume Tartaro, veniva alla luce parte del basamento marmoreo di una torre medioevale. I resti costituiscono, infatti, anche in base ai particolari della tecnica costruttiva evidenziati nel corso dei successivi saggi di accertamento, un esempio, per il momento inedito in zona, di quel tipo di strutture di appostamento erette in Alto Polesine, in gran parte presso le sponde di corsi d'acqua, a difesa dei confini di stato di età medioevale e rinascimentale. Inoltre la posizione della torre, in corrispondenza di un vecchio alveo seminterrato del fiume Tartaro, risulta significativa ai fini di una ricostruzione dei vecchi tracciati fluviali locali e delle connessioni in quell'epoca tra gli alvei del Tartaro e del Canal Bianco. I lavori di scavo portarono alla messa in luce completa del basamento della torre; furono, inoltre, eseguite stratigrafie campione effettuate ai piedi della struttura, che hanno portato alla luce un riempimento in scarico di manufatti ceramici, metallici, di vetro, lignei e resti di fauna. I dati stratigrafici e la tipologia ceramica, hanno permesso di ricostruire alcuni momenti precisi della vita della torre, la cui durata sembra coprire un arco cronologico che dal 1300 giunge agli inizi del 1600.

I materiali fittili provenienti da questo recupero ci offrono un’ampia documentazione della produzione ceramica della Val Padana realizzata dal '400 alla metà del '500. Anche se l'indagine archeologica è stata solo parziale, le ceramiche recuperate sono numericamente e artisticamente talmente valide da allargare la conoscenza del graffito emiliano e veneto, aprendo anche una breve pagina sulle vicende storiche e commerciali di quest'angolo del Polesine.